Ludovica Palmieri

Festival dei Due Mondi. Spoleto si trasforma in teatro

Sono lieta di condividere un focus sull’arte contemporanea, dall’articolo: “Festival dei Due Mondi. Spoleto si trasforma in teatro” articolo pubblicato su Mentinfuga il 5 luglio 2022.

Focus Arte

24 giugno, Spoleto. Il caldo si fa sentire ma l’afa è decisamente mitigata dall’aria frizzante che si respira nei giorni Festival dei Due Mondi, alla sua 65° edizione, diretta da Monique Veaute. Spoleto pullula di oltre cinquecento artisti, tra musicisti, cantanti, danzatori, artisti visivi, provenienti da trentasei paesi diversi, per mettere in scena, fino al 10 luglio, oltre 60 spettacoli.

Frammento Fatica N.26 di Daniele Puppi

In altre parole, è come se Spoleto, durante il festival, si trasformasse, contemporaneamente, in un gigantesco palcoscenico ed in un museo a cielo aperto. La maestosa Piazza del Duomo si offre come scenario per i grandi concerti; e per spettacolari opere d’arte, come Frammento Fatica N.26 di Daniele Puppi, fotografia tridimensionale, dalle proporzioni colossali, che abbraccia la facciata del Teatro Caio Melisso, Spazio Carla Fendi, promosso dall’omonima Fondazione per Arte On the Wall, nell’ambito del progetto Artificial Artetechnology.

Focus Arte su Palazzo Collicola

Nelle ore più calde, l’arte costituisce un rifugio per il corpo e lo spirito. Infatti le mostre che popolano la città offrono la possibilità di entrare in alcuni dei palazzi spoletini che, grazie alle mura spesse, mantengono all’interno una piacevole frescura.
La prima tappa è Palazzo Collicola che, in occasione del Festival, inaugura diverse mostre. Al piano terra, Fabrizio Plessi: pagine di luce, che, attraverso suggestive proiezioni, offre una panoramica delle scenografie create dall’artista dagli anni Ottanta in poi. Il visitatore si trova improvvisamente immerso in una semioscurità, illuminata dalle pagine di libri dalle grandi proporzioni che riportano le esperienze dell’artista.
Al primo piano, nell’appartamento nobile, è allestita Euforia Carogna, mostra di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, a cura di Tonelli e Mastrella, realizzata con il contributo del Festival dei Due Mondi, a cui i due artisti partecipano con lo spettacolo Hybris. Si tratta di un progetto site specific, in cui trovano posto opere interattive, video, foto, sculture.

Collezione Attolico: uno sguardo italiano

Festival dei due Mondi. Palazzo Collicola. Collezione Attolico
Festival dei due Mondi. Palazzo Collicola. Collezione Attolico

Nella Galleria d’Arte Moderna G. Carandente alcune sale ospitano la mostra Collezione Attolico: uno sguardo italiano, che accoglie un nucleo di opere provenienti dalla collezione di Bianca Attolico, grande signora dell’arte romana. La collezione Attolico è di vaste proporzioni, contando circa 500 opere di varia natura, realizzate da artisti che coprono un secolo di storia, dagli anni XX del Novecento ad oggi.

Grazie ad un accordo di comodato d’uso, stretto dai figli della grande collezionista Elena e Lorenzo Attolico – responsabili della collezione -, le opere saranno esposte a rotazione nella galleria, dando vita così ad una collezione nella collezione del museo.

La mostra Collezione Attolico a Palazzo Collicola

Le opere selezionate per questa prima mostra, realizzate tra il 1965 e il 2002, rappresentano artisti che non sono presenti nella collezione del museo, andando dunque a completarne il percorso espositivo. La mostra “Collezione Attolico: uno sguardo italiano”, con le opere di Burri; Castellani; Manzoni; Alviani; Agnetti; De Dominicis; Kounellis; Schifano; Vezzoli; Campanini; Arienti; mette in evidenza il procedere verso la modernità, l’interesse per la sperimentazione e le innovazioni che hanno caratterizzato, e caratterizzano tutt’ora, la ricerca dei grandi protagonisti della storia dell’arte.
Devo dire che questa mostra mi ha colpito particolarmente, così come rimasi colpita dalla stessa Bianca Attolico quando ebbi l’opportunità di conoscerla. Donna intelligente e vivace, divertente e arguta. Estremamente colta, intuitiva, visionaria e lungimirante, capace di leggere artisti e persone, cogliendone il talento, le qualità e le potenzialità.

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Festival dei due Mondi
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