Ludovica Palmieri

Diabolik, una breve considerazione

Uno dei film più discussi dell’ultimo periodo è stato sicuramente Diabolik, dei Manetti Bros e distribuito da 01 Distribution, uscito nelle sale a dicembre 2021, poco prima di Natale, il 16 dicembre per l’esattezza.

Le critiche negative

Da una parte, ho sentito di persone che non lo hanno trovato per nulla realistico; dall’altra, di persone che non hanno apprezzato la recitazione o hanno trovato lenta la trama.

Diabolik_Luca Marinelli
Diabolik_Luca Marinelli

Diabolik e la mancanza di realismo

Ora, alle prime, per quanto io non sia un esperta di comics e fumetti vari, mi sento di rispondere: “Scusate, io non ve lo avrei proprio voluto dire, ma, in un certo senso mi sento costretta e in dovere di farlo… Diabolik – come, del resto, Babbo Natale – è un personaggio inventato, di fantasia; dunque, proprio per definizione non può essere reale. Basti pensare che persino le città in cui è ambientato non esistono nella realtà, così come l’epoca storica in cui si svolge, che, per questo, non è ben definita.”

Diabolik non è un film d’azione

Agli altri vorrei dire, mi sembra evidente che Diabolik nella versione dei Manetti Bros, magistralmente interpretata da uno splendido e affascinante Luca Marinelli, da una Miriam Leone mozzafiato e da un ironico e accattivante Valerio Mastandrea, non intende essere un film d’azione. Anche perché, come possiamo ben vedere dalle precedenti pellicole dei Manetti Bros, come “Ammore e malavita”, loro, quando vogliono, sono perfettamente in grado di realizzare un film d’azione.

Diabolik: una storia d’amore

Il punto è che Diabolik, a mio parere, vuole proprio essere una storia d’amore. Avventurosa, certo, ma comunque una storia d’amore. Anche perché, si sa, l’amore, quello bello, è di per sé avventuroso.

Vi dirò che, per me, Diabolik è proprio una meravigliosa storia d’amore, basata sul coraggio di sentire se stessi e l’altro. Sul fidarsi ciecamente ed immediatamente di questo sentire interno.

In altre parole, a mio parere, il film offre una rappresentazione delicata e decisa di un rapporto uomo – donna, caratterizzato dalla capacità di lasciarsi andare, in modo completo e immediato, ad un sentimento totalmente irrazionale, senza bisogno di sapere nulla dell’altro a livello razionale, senza paure; senza interessi e senza certezze materiali. Soltanto con l’indiscutibile certezza interna di se stessi e dell’altro. 

La colonna sonora

Infine, una parola va spesa per la bellissima colonna sonora originale del film, realizzata da Pivio & Aldo De Scalzi e da Manuel Agnelli; di cui, confesso, il pezzo: “La profondità degli abissi”, mi ha colpito veramente, restando in mente per giorni. 

  • Se volete lo potete ascoltare QUI

Insomma, vi ho dato la mia opinione. Penso che Diabolik sia un film bellissimo, il racconto di un amore puro; come, a mio parere, dovrebbe essere; oppure, semplicemente come lo vorrei. 

Diabolik il cast
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