Ludovica Palmieri

Amurri, uno spettacolo del ’76 che vince per la sua attualità

Marco Cavallaro torna in scena al Teatro Vittoria con Amurri

Marco Cavallaro non sbaglia un colpo e anche “Come Ammazzare la moglie o il marito. Senza tanti perché“, di Antonio Amurri, in scena al Teatro Vittoria di Roma, funziona benissimo.

Il nodo focale della famosa commedia, con la regia di Filippo D’alessio, interpretata Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Alessandra Cavallari oltre a Cavallaro, sono le relazioni matrimoniali, declinate in fantasiose e bizzarre, per quanto molto diffuse, varianti.  

Teatro e meta-teatro

Come Ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché. Amurri. cavallaro rizzi
Come Ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché. Amurri. cavallaro rizzi

Lo spettacolo si muove su due piani, uno esterno e uno interno, in una sorta di meta-teatro. Il piano esterno è costruito come una sorta di cornice, i cui due protagonisti Bruno Governale e Alessandra Cavallari, coppia di futuri sposi e operatori di un “Telefono Amico”, supportando le coppie in crisi, introducono le varie problematiche matrimoniali, messe in scena da Marco Cavallaro e Maddalena Rizzi che ne interpretano i personaggi. Ovvero: mogli e mariti da eliminare. Nelle diverse gag la pungente ironia viene amplificata dalle brillanti trovate di attori e regia che attualizzano ancora di più la sagace opera già modernissima, seppur del 1979, di Amurri. Cavallaro con la parrucca è esilarante. Efficaci anche le scene di Tiziano Fario che supportano l’azione.

Il matrimonio nella sagace visione di Amurri

Mariti insopportabili, mogli impiccione, mariti maschilisti, mogli gelose con suocere che incombono sullo sfondo. Per ogni situazione la coppia di consulenti propone una modalità di “liberazione dal coniuge disturbante” che segue una sorta di contrappasso dantesco, capovolgendo la situazione. Nello stesso tempo, sullo sfondo delle problematiche illustrate, si evolve il rapporto dei due consulenti che dall’innamoramento totale arrivano a mettere in discussione il loro futuro e, con esso, l’istituzione stessa del matrimonio.  

Del resto, l’intento dell’autore appare chiaro sin dal titolo, da cui emerge il carattere sarcastico dell’opera che viene ulteriormente esplicitato dallo stesso Amurri nell’introduzione al testo, in cui scrive: “Ogni donna che prende marito si accolla, se ne renda conto o no, lo scarto di un’altra donna: un essere cui la madre ha già succhiato la giovinezza, la spontaneità, la risolutezza, insomma le annate migliori.”

Le critiche ridicole e inconsistenti

Alla luce di queste ironiche dichiarazioni di poetica, lascia ancor più di stucco la violenza con cui sui social è stata accolta la messa in scena dello spettacolo. Un’esplosione di violenza che dimostra, ancora una volta come l’ignoranza e la superficialità siano il male peggiore.

Come Ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché. Amurri. governale cavallari
Come Ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché. Amurri. governale cavallari

Potrebbe far persino ridere, se non fosse altamente drammatico, che le persone si siano fermate alla lettera del titolo, pensando che il lo spettacolo fosse un incitamento al delitto. Davvero mi stupisce l’ignoranza e la grettezza di coloro che hanno il coraggio di sparare a zero in maniera così vacua. E mi auguro che le nuove generazioni possano coltivare una maggiore capacità e sensibilità critica, curiosità per andare oltre la superficie, dal momento che in molti adulti qualcosa chiaramente non ha funzionato.

L’ignoranza che conferma la genialità dell’autore e la necessità di opere come questa

Certo, tale ignoranza conferma: da una parte, la genialità del testo di Amurri che, per quanto frutto di fantasia, evidentemente trae materia da tipologie umane patologiche davvero esistenti. Dall’altra: la necessità di continuare a proporre opere intelligenti come questa; per diffondere cultura e ravvivare il pensiero, a discapito dei “quaquaraqua” che scalpitano sui social.

Si ringrazia Silvia Salvatore per le fotografie.

L.P.

Come Ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché. Amurri. Cast
Made with love for my friend Ludovica​