Ludovica Palmieri

La Papessa di Andrea Balzola e Beatrice Schiaffino

La Papessa, in collaborazione con Mentinfuga

Locandina La Papessa
Locandina La Papessa

La Papessa è uno spettacolo in bilico tra storia e realtà, dove quello che conta, non è tanto la verità storica, quanto la forza del messaggio.
Intensità, profondità, umanità.
La Papessa, scritto da Andrea Balzola, interpretato da Beatrice Schiaffino, con la regia di Carmen Di Marzo, è uno spettacolo che mi ha lasciato letteralmente senza fiato, sin dalle prime battute.

La Papessa: una riflessione sul femminile e sul coraggio delle Donne

Il punto di partenza per questo spettacolo è stata il voler innescare nel pubblico una riflessione sul femminile e sul coraggio delle donne. Da qui l’idea, sviluppata da Beatrice Schiaffino e Andrea Balzola, di declinare il tema partendo dalle sette carte degli arcani maggiori dei tarocchi che, per loro stessa natura sono potentissimi ma, al contempo, misteriosi e imprevedibili, proprio come le donne.
Lo spettacolo, dunque è parte di un progetto più ampio, dal titolo Free Women Suite, in cui autore e interprete analizzano, indagano e presentano le donne che si celano dietro le carte dei sette arcani maggiori femminili.

La Papessa, è una figura estremamente complessa, in bilico tra storia e leggenda, legata al sapere, alla sete di conoscenza profonda.

Io scrivo e questo è assolutamente straordinario perché io sono una donna.
Una donna non può saper leggere e scrivere. Una donna non deve saper leggere e scrivere. Può appena parlare. Poco, il meno possibile.

La Papessa rappresenta un’immagine di donna possente che, proprio a causa del suo profondo, urgente, violento bisogno di conoscenza, vive dilaniata da un atroce conflitto, quello di assecondare il suo essere donna e negarlo costantemente.

La donna che vuole sapere è pericolosa.
La donna che sa, è ancora più pericolosa.

La Papessa, una donna che precorre i tempi

La Papessa a Roma
La Papessa a Roma

Proprio per questo, La Papessa, diventa la regina dell’ambivalenza, superando tutti i limiti e spingendosi al confine con la blasfemia. Consapevole del fatto che ciò che la muove non è tanto la sete di potere; quanto quella di mettere alla prova il suo intelletto, di superare per intelligenza e arguzia gli altri, gli uomini. Tuttavia, per quanto Joanna o Johannes Anglicus si dimostri all’altezza delle difficoltà e superiore ai suoi pari; l’identità femminile della protagonista è troppo forte per essere sopita dal raggiungimento della conoscenza e alla fine esplode tanto violentemente da portarla alla morte.

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Prima di chiudere però, una parola sul teatro Bottega degli Artisti che ha ospitato lo spettacolo. Un vero gioiello nel cuore del quartiere Prati che propone un concept alternativo di teatro.
Con la sua atmosfera parigina, un pizzico bohème, la sua accoglienza calda e frizzante con un calice di champagne, la Bottega degli Artisti va oltre il semplice teatro, per diventare un luogo di incontro e scambio, intimo e riservato, in cui chi entra, anche per la prima volta, si sente subito accolto e gradito.

L.P.

La Papessa_ Beatrice Schiaffino
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