Ludovica Palmieri

Moretti esordisce a teatro con Diari d’Amore: una dichiarazione d’intenti

Moretti a Teatro

Cinico, disincantato ma, allo stesso tempo, indulgente con amara lucidità.

Questo e molto altro è Diari d’Amore esordio di Nanni Moretti alla regia teatrale al Teatro Argentina di Roma, con due commedie di Natalia Ginzburg Dialogo e Fragola e Panna

Due testi perfetti 

Due testi perfetti, per lo sguardo vigile del solido regista sempre attento a cogliere le crepe e le sfaldature nelle dinamiche dei rapporti umani che, spesso, si rivelano un portato più di convenzionalità borghesi che di autentici sentimenti.

Moretti, a teatro per approfondire la psiche dei personaggi 

Anche a teatro Moretti non smentisce se stesso, curioso di esplorare con tenera ironia le contraddizioni che si celano nell’intimità domestica e sfruttando le peculiarità del medium, amplifica lo scavo psicologico dei personaggi all’ennesima potenza.

I testi della Ginzburg: una dichiarazione di intenti

Moretti si mette alla prova con due testi che si potrebbero considerare una dichiarazione di intenti. Infatti, se rispetto al cinema, caratterizzato da movimenti, personaggi, paesaggi, il teatro è per natura più statico, l’autore propone due testi ambientati in un’unica location, che, specialmente nel primo caso ne esaltano le peculiarità.

Dialogo

Dialogo è un dirompente atto unico che, svolgendosi tutto in un letto, nello spazio di un risveglio, arriva quasi ad annullare l’azione teatrale, risolvendosi, di nome e di fatto, effettivamente in un dialogo, tra i due validissimi attori: Valerio Binasco e Alessia Giuliani. Talamo coniugale che simbolicamente, obbedendo alla sua funzione, pur sembrando dividere, finisce per unire.

In Dialogo tutto è ridotto al minimo, solo le parole, intelligenti, pungenti, croccanti, fluiscono rapidamente, in abbondanza, in un divertente confronto tra frivole banalità e confessioni destabilizzanti che, tuttavia, non bastano a rompere la “quieta” della coppia borgese.

Nel coinvolgente confronto è principalmente Binasco, alias Francesco ad incalzare Marta, innescando le scintille. Come se fosse inconsapevolmente conscio, Francesco non molla e pur prendendola alla larga, in un alternarsi di provocatorie osservazioni e aspre riflessioni, arriva al nodo principale.

Una rivelazione che dovrebbe cambiare tutto ma che, in realtà non smuove nulla, dimostrando come l’abitudine e l’assuefazione siano dei collanti molto più potenti di verità o amor proprio, in un rapporto che, non avendo nulla a che fare con l’amore, sarebbe meglio definire dipendenza affettiva, in cui i due pur non sopportandosi reciprocamente non potrebbero mai fare a meno l’uno dell’altro.

Fragola e Panna

Fragola e Panna è una commedia con lo spirito del dramma che prevede, oltre ai talentuosi Valerio Binasco e Alessia Giuliani, altre tre notevoli attrici: Arianna Pozzoli, Doria Deflorian e Giorgia Senesi.

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Anche qui al centro sono le dinamiche relazionali, tuttavia, oltre all’appiattimento della coppia borghese, la Ginzburg affronta il tema della violenza domestica. E lo fa senza schierarsi spudoratamente dalla parte della vittima, la donna ma anzi mettendone in luce tutte le carenze; anaffettività, vacuità, assenza – anche nei confronti del figlio appena nato – che, pur non giustificandolo, mostrano come il marito sia giunto all’esasperazione violenta.

In un efficace ossimoro, il salotto di una villa borghese, in cui non succede mai nulla, governato dalla calma piatta e da giorni che scorrono sempre uguali a sé stessi, si rivela scenario di tempestose vicende psicologiche che coinvolgono tutti i protagonisti fatta eccezione per la cameriera o meglio serva che, con una verve comica di primo livello, ne rimane completamente estranea.

Un matrimonio trascinato avanti per inerzia, un rapporto ambiguo tra i parenti, una relazione clandestino utilizzata illusoriamente come scappatoia dalla quotidianità che rivela una componente distruttiva oltre ogni aspettativa.

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Anche in questo caso gli attori sono eccezionali. Perfettamente in grado di rispondere alle esigenze di regia, ognuno pienamente centrato nel proprio ruolo che, bilanciandosi a vicenda, accrescono ritmo, movimento e coinvolgimento; dando vita a una rappresentazione brillante, che racconta temi drammatici con profondità, leggerezza ed ironia.

Bellissime anche le originali scenografie che con la loro orientaleggiante essenzialità accrescono la poesia del tutto.

Crediti di produzione

  • Scene Sergio Tramonti
  • Luci Pasquale Mari
  • Costumi Silvia Segoloni
  • Assistente alla regia Martina Badiluzzi
  • Direzione di produzione, casting Gaia Silvestrini
  • Assistenti al casting Martina Claudia Selva, Benedetta Nicoletti
  • Foto Alberto Novelli
  • Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Carnezzeria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale. LAC Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale. TNP Théâtre National Populaire à Villeurbanne
  • La Criée – Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens in collaborazione con Carrozzerie n.o.t
  • Coordinamento Aldo Miguel Grompone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nanni Moretti e la compagnia Ph Luigi De Palma
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